AUTOTRASPORTO – Rinnovato il Contratto collettivo nazionale. Confartigianato Trasporti: “Strumento di tutela e garanzie per imprese e lavoratori”
18 Maggio 2021

AUTOTRASPORTO – Rinnovato il Contratto collettivo nazionale. Confartigianato Trasporti: “Strumento di tutela e garanzie per imprese e lavoratori”

Trasporti - Logistica - Mobilità

Confartigianato Trasporti e le altre organizzazioni datoriali insieme a Fit-Cgil, Fit-Cisl e UilTrasporti hanno sottoscritto oggi il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro di logistica, trasporto merci e spedizione, scaduto il 31 dicembre 2019, che avrà una vigenza di 4 anni e 3 mesi e che coinvolge, in Veneto, una platea di 1.700 imprese e quasi 8 mila dipendenti (fonte EBAV).

La prima novità, infatti, è che il rinnovo definisce un importante slittamento della scadenza contrattuale che viene portata al 31 marzo 2024. Si tratta di una soluzione negoziata dalle parti in considerazione delle incertezze derivanti dall’attuale situazione di emergenza.

Al termine di una vertenza sul rinnovo che si protrae da un anno e mezzo, il negoziato che ha portato alla firma dell’accordo ha visto non poche criticità nell’interlocuzione tra le parti.

“Le trattative per il rinnovo del contratto – afferma Amedeo Genedani, Presidente di Confartigianato Trasporti – sono avvenute in piena fase pandemica durante la quale il comparto dell’autotrasporto, nonostante le enormi difficoltà ad operare, ha dimostrato di essere essenziale per la tenuta del Paese e la sopravvivenza della popolazione cui ha garantito l’approvvigionamento dei beni di prima necessità”.

L’intesa che è stata sottoscritta ha carattere meramente economico, ribadisce le peculiarità della bilateralità previste dalla Sezione artigiana per le imprese associate e ne rafforza la valenza a favore della categoria.

“L’accordo che abbiamo fortemente perseguito – prosegue Genedani – ha il merito di certificare il ruolo del contratto collettivo nazionale di lavoro quale strumento di tutela e garanzie per imprese e lavoratori. Il nuovo contratto, insieme all’avviso comune da indirizzare alle Istituzioni ed all’Osservatorio permanente sull’andamento del comparto – conclude il Presidente Genedani – rappresentano un tassello fondamentale per il sistema della rappresentanza attraverso cui vogliamo modernizzare il settore e favorire la flessibilità e la competitività delle piccole e medie imprese italiane”.

Verrà riconosciuto un incremento mensile a regime, calcolato sul 3° livello Super personale non viaggiante e sul livello B3 personale viaggiante pari a 104 € di cui però 10 vengono erogati a titolo di Elemento Distinto Retribuzione e 4 € a titolo di bilateralità e relative prestazioni.

L’aumento quindi di 90 € lordi sarà riconosciuto con le seguenti scadenze:

  • 15 euro da ottobre 2021
  • 25 euro da ottobre 2022
  • 20 euro da ottobre 2023
  • 30 euro da ottobre 2024

L’elemento distinto di retribuzione di 10 euro lordi da riparametrare, sarà erogato da gennaio 2022 per 13 mensilità e, soprattutto, non ha incidenza su alcun istituto contrattuale.

Per quanto riguarda infine la quota di 4 € è lasciata alle parti l’individuazione della modalità utili al riconoscimento della quota in strumenti di welfare all’interno della bilateralità

A copertura del periodo di carenza contrattuale, per i soli lavoratori in servizio alla data di stipula del presente accordo verrà corrisposto un importo forfettario lordo pro-capite di 230 € maturato in quote mensili o frazionali in relazione alla durata del rapporto nel periodo interessato.

Anche per tale elemento è stata prevista l’erogazione in tre tranche di cui la prima di 100 € entro luglio 2021, la seconda di € 50 con la retribuzione del mese di ottobre 2021 e la terza di 80 € con la retribuzione del mese di aprile 2022.

L’importo forfetario di cui sopra non sarà considerato ai fini dei vari istituti contrattuali e nella determinazione del Trattamento di Fine Rapporto.