16 Maggio 2019

AUTOTRASPORTO – La Voce dell’Autotrasporto Veneto: idee, proposte e iniziative per lo sviluppo. Confronto con istituzioni e politica

Trasporti - Logistica - Mobilità

Oltre 150 autotrasportatori di Confartigianato Imprese del Veneto, tra i quali la delegazione veronese guidata da Paolo Brandellero, Presidente di Confartigianato Trasporto Merci Verona, si sono dati appuntamento all’Auditorium Fondazione Cassamarca a Treviso, sabato 11 maggio scorso, per una giornata di confronto con istituzioni e mondo politico per il rilancio del settore dell’ autotrasporto .

“Partiamo – ha affermato nell’introduzione dei lavori Nazzareno Ortoncelli, circondato dai colleghi presidenti di settore di tutte le province venete chiamati sul palco –, dal Manifesto di esigenze e proposte, redatto a seguito degli Stati Generali di giugno 2018, per rilanciare il settore dell’ autotrasporto artigiano italiano, affinché possa svilupparsi ed essere sempre competitivo. Siamo un asset fondamentale dell’economia regionale: 14mila395 addetti (7.956 imprenditori e 6.439 dipendenti) solo nell’artigianato che garantiscono la vita quotidiana di milioni di cittadini. 20mila mezzi che, se li mettessimo in fila farebbero una colonna di 272 chilometri, tanti da coprire la distanza da Mestre al centro di Milano. Un comparto in forte tensione: -1.299 aziende in soli 5 anni (dal 2013 al 2018) -15,2%. Solo nel corso del 2018 le aziende sono calate del -4,0% (267 in meno), in grado di garantire comunque occupazione. Il personale dipendente registra una crescita pari a +21,2% dal 2013 ad oggi con un saldo straordinario di 1.300 posti di lavoro creati. Siamo un sistema articolato che deve fare fronte a una crescente complessità di regole, evoluzioni economiche e strutturali e non abbiamo più tempo da perdere. I numeri sono inesorabili”.

Nel corso dell’evento è stata presentata una pubblicazione nella quale è stato raccolto il grande lavoro svolto, nel corso degli ‘Stati Generali’, da 80 imprenditori e dirigenti veneti della categoria. Pubblicazione nella quale sono state elencate le esigenze indifferibili per ambito di intervento: infrastrutture e sicurezza, tributario e fiscale, intermodalità e logistica, giuridico legale, tecnico normativo e contrattuale.

“Si fa presto a chiamarci padroncini – ha concluso Ortoncelli, presidente regionale di categoria – ma è grazie alla rete di 14mila addetti dell’autotrasporto veneto che si garantisce la vita quotidiana di milioni di cittadini. Siamo in strada 9 ore al giorno, con soste obbligate, con il cronotachigrafo che ci controlla ogni respiro, automobilisti che insultano. Tutto per una manciata di euro, mangiati in gran parte da tasse. Negli ultimi mesi, a tal proposito, abbiamo visto aumentare il prezzo del gasolio del 20% facendo saltare tutti i bilanci di previsione e mettendo in grave difficoltà il settore. Nell’ autotrasporto, infatti, il carburante impatta in maniera significativa e se non si arriva ad una riduzione degli attuali prezzi le imprese chiuderanno o dovranno aumentare le tariffe di trasporto, ma questa è una condizione difficile da realizzare in un momento di grande sofferenza. Al Governo chiediamo di ridurre il carico fiscale che cresce con il crescere dei prezzi industriali e di introdurre un calmiere per stabilizzare i prezzi evitando oscillazione sistematiche che penalizzano gli operatori, in quanto non è possibile applicare tariffe settimanali o mensili che tra l’altro sono irrecuperabili sul mercato”.

E’ quindi iniziato il forum tecnico che, condotto da Sergio Lo Monte, Segretario Nazionale di Confartigianato Trasporti, ha visto Giancarlo Martorano (Compartimento Polizia Stradale Veneto), Alberto Brentegani (Autostrada Brescia Padova, A4 Holding), Amedeo Genedani (Presidente nazionale Confartigianato Trasporti), Luigi Olivieri (Autostrada del Brennero SpA), Franco Fenoglio, (Presidente Scania Group Italia), Paolo Malaguti (Studio Legale Malaguti & Partners) e Claudio Carrano (Infogestweb srl), rispondere per loro competenza alle tante sollecitazioni della categoria, riassumibili nei seguenti punti: più sicurezza nelle infrastrutture, più infrastrutture adeguate alle esigenze di domani, più aree di sosta specifiche per mezzi pesanti, più manutenzione delle strade e dei ponti, più rispetto delle regole, più controllo sul cabotaggio selvaggio, meno divieti di transito locali.

Al secondo forum, quello politico, animato dal giornalista Fabrizio Stelluto, sono invece intervenuti gli europarlamentari David Borrelli, Isabella De Monte e Remo Sernagiotto ed Elisa De Berti, Assessore ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti della Regione Veneto. Tra le richieste a cui si è cercato di dare una risposta: la reintroduzione dei costi minimi e l’armonizzazione delle procedure amministrative di settore, più garanzia sull’esigibilità dei crediti, più deroghe nazionali ai tempi di guida e di riposo, meno trasporto abusivo, meno burocrazia, meno divieti di transito nazionali e internazionali.

Le conclusioni sono state tratte dal direttore di Confartigianato Imprese Veneto, Francesco Giacomin.

Molti gli sponsor della mattinata che hanno animato non solo il forum tecnico ma anche intrattenuto gli artigiani dell’ autotrasporto con degli stand in cui si sono potuti raccogliere informazioni e depliant. All’ingresso del centro congressi, Scania, main sponsor, ha portato due sue motrici di cui una ad alimentazione green LNG, gas liquido per un trasporto più ecologico.