SOCIALE – Progetto “Sfumature in Rosa”, su prevenzione tumore al seno. Dott. Burati: “Un 22% di donne, tra 50 e 74 anni, non fa gli screening regionali gratuiti”. La prevenzione è vita, il Benessere aiuta a vivere
28 Ottobre 2024

SOCIALE – Progetto “Sfumature in Rosa”, su prevenzione tumore al seno. Dott. Burati: “Un 22% di donne, tra 50 e 74 anni, non fa gli screening regionali gratuiti”. La prevenzione è vita, il Benessere aiuta a vivere

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“Da una parte gli studi confermano che il tumore al seno è uno dei più diffusi, considerato che colpisce almeno una donna su otto; dall’altro, la ricerca, la prevenzione primaria, legata alla modifica degli stili di vita, e quella secondaria, ossia la diagnosi precoce, hanno innalzato la percentuale di guarigione all’88%. Purtroppo, rimane un 22% circa di donne, tra i 50 ei 74 anni, che non si sottopone nemmeno agli screening regionali gratuiti, e all’interno di questa percentuale, sono centinaia le donne che ne vengono poi effettivamente colpite”. Queste le parole del dott. Sante Burati, Presidente di LILT Verona, che nel tardo pomeriggio di sabato 26 ottobre, nella sede della Camera di Commercio, ha aperto gli interventi del convegno organizzato da Confartigianato Imprese Verona, “Sfumature in Rosa”, nell’ambito dell’omonimo progetto che ha caratterizzato l’intero mese di ottobre, all’interno della campagna nazionale LILT “Nastro Rosa”.

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“La nostra Associazione – ha spiegato Giorgia Speri, Segretario della Confartigianato provinciale –, non si occupa solo di imprese ed economia, ma anche di progetti di utilità sociale, coinvolgendo proprio le imprenditrici e gli imprenditori con il loro senso di responsabilità, promuovendo la funzione sociale che le imprese artigiane sono chiamate a svolgere sul territorio e in favore delle comunità presso le quali operano”.

L’adesione alla campagna “Nastro Rosa” è inserita, dunque, nel progetto più ampio, dal titolo “Sfumature in Rosa”, che Confartigianato Imprese Verona ha organizzato con il contributo di EBAV, in collaborazione con Confartigianato Donne Impresa VeronaConfartigianato Giovani Imprenditori VeronaANCoS Aps e l’impresa sociale “La Cura Sono Io”, oltre al coinvolgimento di Apeo – Associazione Professionale di Estetica Oncologica.

La conduzione del convegno è stata affidata a Valentina Burati, giornalista di TeleArena, che nel contesto del programma, ha dato spazio ai vari interventi, stimolando anche alcuni approfondimenti.

“Durante tutto il mese di ottobre – le parole di Cristina Scurtu, presidente di Confartigianato Benessere Verona – le attività artigiane resesi disponibili, in particolare quelle con un rapporto diretto con ila clientela e con un punto vendita, uno show room, un ambiente aperto al pubblico, come ad esempio i saloni di acconciatura e i centri estetici, hanno funzionato come degli ‘info point’ con la messa a disposizione dei clienti del materiale informativo della LILT e de La Cura Sono io”.

A seguire il toccante racconto di Maria Teresa Ferrari, Vicepresidente dell’impresa sociale “La Cura Sono Io”, sul tema “La bellezza che cura”, che ha scelto la strada della testimonianza diretta, da persona che ha affrontato il percorso di cura dal tumore, per diffondere l’importanza del “prendersi cura di se stessi – ha spiegato –, in tutti i modi, sia sul piano morale e psicologico, sia su quello fisico ed estetico. Ho scelto di mostrarmi on-line e di diventare testimonial del mio percorso, riuscendo a trascinare moltissime donne e trasformando il tutto nella missione dell’associazione ‘La Cura Sono Io’, che ora è diventata impresa sociale senza fini di lucro, che sviluppa numerosi progetti, tra i quali anche la realizzazione di un’app utile a gestire il cammino oncologico, consentendo di tenere sotto controllo la nutrizione, i sintomi e i farmaci, le cure, i documenti medici”.

La parola è poi passata alla Dott.ssa Daniela Tregnago, Psicoterapeuta ed esperta in psico-oncologia, che ha illustrato il percorso di sostegno operativo presso il Dipartimento di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, “fondamentale nel processo di cura – ha detto – sia per quanto riguarda la persona con malattia oncologica, sia per i suoi familiari. Timori, smarrimento, paura, insicurezze, devono essere affrontati per potersi concentrare sulla volontà di stare meglio e di prendersi cura di se stessi e della persona cara”.

Con il tema “Il Benessere incontra la terapia oncologica”, Valter Andreazza, Segretario Generale di Apeo, Associazione Professionale di Estetica Oncologica, ha posto l’accento sull’importante lavoro svolto dei professionisti dell’Estetica che affrontano persone alle prese con le conseguenze delle patologie oncologiche e delle terapie, “che purtroppo rimangono invasive – ha affermato –. Per fare ciò non ci si può improvvisare, ma, come fanno i nostri estetisti ed estetiste, affrontano percorsi di formazione e certificazione molto seri, che invitiamo tutti a richiedere e a tenere presenti”.

Eleonora Bonfà, titolare di Winner’s – Capelli Vincenti, ha poi illustrato il progetto “Taglia e Dona” promosso da La Cura Sono Io, “nato per migliorare la qualità della vita, il ritorno al lavoro, la socialità delle malate di cancro, per le quali la parrucca diventa preziosa nella vita quotidiana. Promuoviamo la donazione di capelli, trasformandola in un atto d’amore verso chi li perde a causa dei trattamenti tumorali”.

In conclusione, l’intervento di Alberto Bevilacqua, Coordinatore del Patronato Inapa di Confartigianato Imprese Verona, che ha relazionato sugli strumenti Inps a beneficio delle persone in terapia oncologica, come assegni, rimborsi, riconoscimenti di patologie e numerose altre “complicazioni burocratiche che possono essere superate grazie alla professionalità di chi conosce a fondo la materia”.

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