AUTORIPARIPARAZIONE – Raccolta e Gestione Pneumatici e PFU: novità sulle quantità e indagine del Ministero. Segnalaci situazioni di criticità
20 Maggio 2022

AUTORIPARIPARAZIONE – Raccolta e Gestione Pneumatici e PFU: novità sulle quantità e indagine del Ministero. Segnalaci situazioni di criticità

Autoriparazione

Nuovi sviluppi dell’azione svolta a livello politico istituzionale da parte di Confartigianato per la definizione dell’emergenza ritiro PFU (Pneumatici Fuori Uso) e per un efficientamento del sistema di gestione degli pneumatici, al fine di superare i ricorrenti disservizi e criticità che penalizzano i nostri operatori.

Il Ministero della Transizione Ecologica, a seguito delle pressioni confederali, ha disposto a carico delle forme associate e dei sistemi individuali con prodotto immesso nel mercato superiore alle 200 tonnellate, sia nel 2020 sia nel 2021, un incremento dell’obbligo di raccolta delle quantità di PFU previste dal D.M. n. 182 del 2019.

Con tali provvedimenti, il Ministero è intervenuto nella direzione da noi sollecitata, ponendo le basi per una soluzione strutturale volta a riequilibrare il meccanismo di gestione degli pneumatici, a beneficio di tutti gli attori coinvolti.

In tale ottica, il MITE si è ulteriormente attivato e, con la recente nota n. 56439 del 6 maggio 2022, richiede alle Organizzazioni di rappresentanza della filiera di comunicare per ciascuna regione le aree in cui si rilevano maggiori ritardi nel ritiro degli PFU, nonché di segnalare eventuali, ulteriori problematiche relative alla gestione degli pneumatici fuori uso.

L’indagine è finalizzata a definire una mappatura delle zone di maggiore criticità e programmare specifiche misure per il monitoraggio e il contenimento degli accumuli di PFU.

Comunichiamo altresì che, in occasione dell’ultimo e recente direttivo regionale Meccatronici di Confartigianato Imprese Veneto, al quale ha preso parte anche il Presidente nazionale della categoria, Alessandro Angelone, è emerso come nel prossimo futuro potrebbe essere utile ragionare sulle seguenti linee d’azione:

  • proporre al Ministero di richiedere che tutti i soggetti autorizzati alla raccolta presenti negli elenchi ufficiali, si adoperino per rendere pubblici i dati di raccolta con le rispettive quote, magari attraverso un portale pubblico;
  • chiedere che la raccolta da parte dei centri avvenga solo previa presentazione di documentazione da parte dell’officina dell’effettiva quantità di pneumatici regolarmente acquistati.

AL FINE DI ATTUARE SPECIFICHE MISURE PER IL CONTENIMENTO DEGLI ACCUMULI DI PFU CHIEDIAMO A TUTTI VOI DI SEGNALARCI E DOCUMENTARE EVENTUALI SITUAZIONI DI CRITICITÀ CHE VIVETE DIRETTAMENTE NELLE VOSTRE IMPRESE. SARA’ NOSTRA CURA INOLTRARE LE SEGNALAZIONI AL MINISTERO.

Scrivere a:

Luca Baldani Guerra (Settore Categorie): luca.baldaniguerra@confartigianato.verona.it

 

Nel frattempo, in merito alle procedure di smaltimento degli Pneumatici Fuori Uso, consigliamo a tutte le imprese Associate di: