NUOVO GOVERNO – Iraci Sareri: “Apprezziamo la celerità e ora avanti con le misure per salvare il Paese: caro-energia, fisco, giustizia e appalti le priorità”
Attualità“Auguriamo buon lavoro alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e alla nuova compagine di Governo, auspicando un impegno saldo, coeso, pragmatico e duraturo dell’Esecutivo per affrontare rapidamente e con il pieno coinvolgimento delle parti sociali le gravi emergenze economiche che stanno mettendo in difficoltà il Paese”. Queste le prime parole di commento del Presidente di Confartigianato Imprese Verona, Roberto Iraci Sareri, che aggiunge: “A tutto il Governo, Confartigianato offre il proprio contributo di proposte e di collaborazione per contribuire a superare questa fase così difficile e a rilanciare la competitività dell’Italia”.
“Auspichiamo un proficuo confronto con i Ministeri di riferimento sui temi che stanno a cuore ai nostri imprenditori – aggiunge Iraci Sareri – e ci auguriamo di poter contare su un’interlocuzione costante e costruttiva per porre l’artigianato e le micro e piccole imprese, che rappresentano il 99,3% del sistema produttivo italiano, al centro degli interventi di politica economica, con l’obiettivo di valorizzarne le capacità di creare occupazione, sviluppo, innovazione, coesione sociale, nell’ambito dell’interesse generale del Paese. Bene la presenza di ben tre Ministri veneti e la rapidità di azione nella costituzione del nuovo Governo, perché non c’è altro tempo da perdere: si metta mano immediatamente al caro-energia, e alle riforme collegate con il PNRR: giustizia, fisco e appalti”.
“Ci auguriamo stabilità e che il nuovo governo si concentri da subito sui problemi. Buon lavoro alla prima donna Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana”. Lo dichiara Roberto Boschetto presidente di Confartigianato Imprese Veneto, che prosegue: “Le emergenze economiche e sociali richiedevano i tempi strettissimi che per fortuna si stanno concretizzando dopo qualche giorno di fibrillazioni. Contiamo ovviamente sui tre ministri veneti ma anche su tutta la compagine di Governo affinché si riparta subito dalle richieste delle piccole imprese, che rappresentano il 99,3% del tessuto produttivo veneto, dei loro dipendenti e dei territori in cui operano. E’ importante proseguire con il PNRR e portare a termine le riforme ad esso collegate, Giustizia, Fisco e Appalti, un fisco più leggero e meno burocratico e aiuti straordinari per energia e materie prime”.
“Prima di tutto bisogna intervenire sul caro-energia – riprende il Presidente scaligero Iraci Sareri –. Positiva l’intesa raggiunta in extremis al vertice europeo, ma gli effetti di eventuali misure si vedranno tra mesi. A noi servono interventi decisi e incisivi… subito! Va evitato uno tsunami economico e per questo torniamo a proporre di introdurre un meccanismo di sconto diretto in bolletta. Il destinatario cede direttamente il credito al soggetto che l’ha emessa, senza alcun rischio di frode, dato che l’acquirente del credito è lo stesso che lo ha comunicato! Si consideri poi che sugli extra profitti delle società energetiche è dovuta una tassazione ad hoc. E’ quantomeno ipotizzabile, quindi, che per costoro sia utile acquisire crediti da usare poi in compensazione”.
“Più in generale inizieremo da subito a riproporre ai Parlamentari veneti e nelle sedi Istituzionali – ricorda il Presidente regionale Boschetto –, le richieste presentate con il nostro documento “Costruiamo insieme il futuro del Paese – Le 10 proposte di Confartigianato Imprese Veneto”, innanzi tutto auspicando di potere contare su un governo stabile per cinque anni. Serve infatti un governo di legislatura, possibile grazie alla ampia legittimazione popolare ottenuta. La stabilità infatti è anche un tema di credibilità internazionale e un tema economico. Seconda priorità la conferma di tutti gli obiettivi del PNRR e quindi delle riforme ad esso collegate: giustizia, appalti e fisco. Quest’ultima in particolare deve portare ad un fisco semplice e leggero, visto che oggi cittadini e imprenditori pagano 32,8 miliardi di maggiori tasse rispetto alla media dell’Eurozona, inscindibile dall’efficientamento della macchina burocratica, poiché oggi l’Italia è al 24° posto nell’Ue per la qualità dei servizi pubblici e soltanto il 28% delle amministrazioni locali gestisce completamente pratiche on line. Terza priorità, il caro-energia. Emergenza che dovrà essere affrontata per prima in continuità con le azioni calmieratrici già messe in campo dal Governo Draghi”.