GREEN PASS e LAVORO – Confartigianato: "Il green pass delle piccole imprese si chiama senso di responsabilità"
26 Luglio 2021

GREEN PASS e LAVORO – Confartigianato: “Il green pass delle piccole imprese si chiama senso di responsabilità”

Attualità

Nel dibattito sull’introduzione del green pass a vari livelli, Confartigianato Imprese Verona pensa prima di tutto al bene collettivo. “Una cosa è chiara anzi, chiarissima: va fatto tutto il possibile affinché non si verifichi una quarta ondata della pandemia, in primis per la salute di tutti noi, ma anche perché potrebbe portare a nuovi stop della produzione e conseguente nuova cassa integrazione, ad una nuova riduzione dei consumi e ad una gelata sul turismo”.

Così il Presidente di Confartigianato Imprese Verona, Roberto Iraci Sareri, interviene sul tema, sottolineando che “il green pass delle piccole imprese si chiama senso di responsabilità. Quello che abbiamo applicato fin dall’inizio della pandemia, adottando i protocolli igienico-sanitari e rispettando con diligenza e rigore le indicazioni del Governo per evitare la diffusione del virus, perché abbiamo a cuore la salute nostra, quella dei nostri dipendenti e di tutta la comunità. Per noi non è una novità, poiché abbiamo imprese nelle quali lavorano insieme imprenditori, dipendenti e collaboratori”.

“Tornare indietro alla situazione di qualche mese fa – continua il Presidente degli artigiani scaligeri – potrebbe rappresentare il colpo mortale e definitivo inferto a chi è riuscito a resistere e a ripartire. Non dimentichiamoci che, nel 2020, il Pil veneto è sceso del -9,3% (-9,1% in Italia) rispetto all’anno precedente, che i consumi delle famiglie sono scesi dell’11,1% ed erano crollati anche degli investimenti, del -9,1%”.

“I piccoli imprenditori continueranno a rispettare le indicazioni per evitare il rischio di una nuova ondata della pandemia – conclude Iraci Sareri –. Non possiamo permetterci ulteriori restrizioni e chiusure per le nostre attività. Su questa consapevolezza si fondano i nostri comportamenti, anche per quanto riguarda le vaccinazioni. Di tutto abbiamo bisogno tranne che di dividere il Paese su posizioni manichee in merito al rispetto della salute propria e altrui e del riconoscimento dei grandi sacrifici che i cittadini e gli imprenditori hanno dovuto sopportare in questi sedici mesi”.