EVENTO – Confartigianato celebra l’identità e l’orgoglio dell’Italia artigiana, con "La Giornata del Valore Artigiano"
19 Marzo 2022

EVENTO – Confartigianato celebra l’identità e l’orgoglio dell’Italia artigiana, con “La Giornata del Valore Artigiano”

Attualità

Confartigianato ha celebrato oggi l’identità e l’orgoglio dell’Italia artigiana per costruire il futuro del Paese. Lo ha fatto, nella Festività di San Giuseppe, con la Giornata del Valore artigiano, un evento che ha coinvolto tutto il Sistema Confartigianato e nel corso del quale è stato presentato il Manifesto che racchiude l’essenza dell’artigianato quale contributo di valori all’Italia di oggi e di domani, come espressione di una vera e propria idea di Paese.

All’iniziativa sono intervenuti il Presidente di Confartigianato Marco Granelli, il Segretario Generale Vincenzo Mamoli, il Direttore del Censis Massimiliano Valerii, il Prof. Mauro Magatti, il Presidente della Fondazione Germozzi Prof. Giulio Sapelli.

In apertura dei lavori, il Presidente Granelli ha sottolineato: “Proprio in questo momento storico in cui c’è necessità di rifondare le basi dell’economia e della società, riteniamo indispensabile mettere in campo iniziative capaci di trasmettere al Paese il senso profondo che il nostro mondo sa esprimere e rappresentare; ed il ruolo centrale che ricopre, non solo a livello economico, ma anche sociale e culturale. Noi incarniamo perfettamente le caratteristiche dell’italianità: innovatività, creatività, iniziativa, coraggio e senso della scoperta, persone, famiglia, comunità e territorio. Il ‘Valore Artigiano’ rappresenta perciò un capitale economico e culturale che è già patrimonio del Paese. Lo permea in modo trasversale, lo rappresenta e ne è rappresentato, ma riteniamo che debba emergere con più forza nel dibattito pubblico, assumere una presenza più efficace ed articolarsi in una declinazione in linea con le modalità dei tempi. La ‘Giornata del Valore Artigiano’ vuol essere proprio questo. Ed oggi la lanciamo per renderla istitutiva nel futuro. Sarà una ricorrenza con un forte valore simbolico e rappresentativo, ma anche un’occasione per dare nuova linfa al nostro comparto, con iniziative territoriali che rappresentano gli aspetti più significativi del nostro mondo. La nostra sfida è custodire e far evolvere le tradizioni, valorizzandole con innesti di novità tali da ricomprendere il nuovo quadro sociale ed economico nazionale e globale. Dobbiamo reinventarci, tenendo salda la barra del timone rappresentata dai nostri valori e dalle nostre distintività. Una sfida che ci vede coinvolti come imprenditori, come rappresentanti sociali e attori di quel ceto medio produttivo che ha fatto e continuerà a ‘fare’ l’Italia, facendo squadra e ritrovandoci in a questi valori che rendono grande l’artigianato italiano nel nostro Paese e nel mondo. È una sfida nella quale è importante impegnarsi con forza e passione, per le nostre imprese, le nostre famiglie e comunità, per la nostra amata Italia”.

Alle parole del Presidente Granelli è seguito l’intervento del Direttore del Censis, Massimiliano Valerii, il quale ha fatto rilevare che “il valore artigiano, che spesso sfugge alle statistiche ufficiali, è invece motore di benessere diffuso, va al di là del fatturato e del contributo al Pil economico. In realtà, gli artigiani e le piccole imprese respirano con il Paese e il Paese respira con loro. E lo confermano i risultati di un sondaggio condotto proprio dal Censis da cui emerge che gli italiani sono ben consapevoli dell’importanza delle piccole imprese. Occorre quindi svecchiare gli stereotipi e i pregiudizi. Ma soprattutto è necessario riorientare le politiche economiche per accompagnare le piccole imprese nel futuro, anche stimolando la domanda interna, perché il rilancio del Paese non si realizza soltanto con le esportazioni”.

E proprio sulla necessità di restituire significato al valore artigiano quale contributo ad un mondo in profonda trasformazione si è soffermato il Prof. Mauro Magatti il quale ha annunciato il lancio della piattaforma digitale ‘Spirito Artigiano’, promossa dalla Fondazione Germozzi. “Non si tratta – ha spiegato – di una ‘vetrina’, ma di un grande archivio di strumenti per valorizzare la qualità dell’artigianato nelle sue molteplici forme ed espressioni. L’Italia è il valore artigiano, ma occorre farlo comprendere con un’azione di accompagnamento culturale e di formazione, coinvolgendo i giovani e favorendo la trasmissione di conoscenza”.

Il Presidente della Fondazione Germozzi, Giulio Sapelli, si è soffermato sulla nuova piattaforma digitale voluta dalla Fondazione per promuovere riflessione, condivisione e confronto sulla cultura dell’artigianato, per costruire una nuova narrazione dell’artigianato. “Abbiamo voluto denominarla ‘Spirito Artigiano’ – ha detto Sapelli – perché la parola spirito richiama una forza di popolo, di persone e di imprese che sono legate e tenute insieme dallo spirito artigiano, il quale esprime la vocazione originaria incline alla creatività e all’amore per la bellezza. La missione della Fondazione Germozzi è proprio quella di valorizzare l’artigianato come persona, come opportunità per i giovani, come spinta al perfezionamento culturale e individuale”.

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IL MANIFESTO

VALORE ARTIGIANO. VALORE PER L’ITALIA.

Un’idea di Paese.

L’Italia è Artigiana.

Se vi è una identità italiana, questo è il suo tratto più distintivo.

Perché artigiano è il nostro modo di concepire l’esistenza, il lavoro, le cose, il mondo, il valore.

In Italia, gli artigiani e le piccole imprese continuano a costituire una realtà economica straordinariamente radicata e vitale; un popolo di persone e imprese, capillarmente diffuso in ogni territorio.

Espressione di una vicenda secolare, la cultura artigiana plasma ancora oggi la nostra quotidianità, permettendo all’Italia di essere una tra le economie più avanzate del pianeta.

È grazie alle sue produzioni di eccellenza che il legame tra lavoro e democrazia, tra mercato e libertà viene rafforzato.

Nella storia del nostro paese l’artigianato è uno dei collanti per tenere insieme le comunità, favorendone la crescita economica, sociale e culturale e imprimendo uno stimolo potente e continuativo verso un lavoro di qualità, creativo e sostenibile.

Lungo la filiera dell’intraprendere personale – vocazione, idea originaria, competenza, coinvolgimento e passione – il lavoro artigiano è centrato sul “senso” del dedicarsi, dell’impegno, del risultato, oltre che sul valore delle relazioni.

Ora, in un tempo sconvolgente e disorientante per il susseguirsi di avvenimenti inimmaginabili, il sentimento che ci anima è quello di sentirci COSTRUTTORI DI FUTURO.

Sostenibilità e digitalizzazione sono destinate a diventare i driver del futuro avviando profondi processi di trasformazione.

Un’occasione preziosa che il mondo artigiano vuole cogliere, accettando senza timori la sfida dell’innovazione, per esaltare ancora di più creatività e diversità e creare un mondo a intelligenza diffusa, inclusivo e contributivo.

Valorizzare lo SPIRITO ARTIGIANO – che si fonda sull’ ingegno, la competenza, l’imprenditività, la responsabilità, il coinvolgimento – conferma una scelta di libertà che costituisce la leva fondamentale per tenere insieme crescita economica e sviluppo umano.

È una scelta di civiltà per contrastare la spinta verso una concentrazione sempre maggiore del potere e della ricchezza.

I LUOGHI, a cui le imprese artigiane sono profondamente legate, costituiscono giacimenti straordinari di energie, competenze e risorse, capaci di trasformare le comunità locali che, pur diverse per cultura, stili di vita, tradizioni professionali, sono però accomunate dallo stesso spirito.

L’artigianato è quindi specchio di quella Italia che non ha mai smesso di mettersi alla prova per trovare una strada distintiva, un percorso incisivo e caratterizzante.

E anche nel futuro che ci attende l’Italia riuscirà a mantenere il suo posto nel mondo solo nella misura in cui sarà capace di salvaguardare e promuovere la varietà delle sue produzioni, delle sue competenze, dei suoi territori, delle sue filiere offrendo alle nuove generazioni la possibilità di vedere accolte le loro vocazioni che, unitamente alla voglia di intrapresa, sono necessarie per raccogliere le sfide del tempo che viviamo.

Il Valore Artigiano è un volano straordinario per il nostro futuro.

È un’idea di Paese. Un’idea d’Italia.

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I ‘numeri’ del valore artigiano che fa grande l’Italia

Il valore artigiano scorre nelle vene dei 4,4 milioni di micro e piccole imprese italiane che danno lavoro a 11,1 milioni di addetti e sono l’anima del made in Italy.

Un valore espresso nei numerosi aspetti e sui tanti fronti che sono fotografati nella rilevazione elaborata dall’Ufficio studi di Confartigianato in occasione della Giornata del Valore artigiano.

A cominciare dalla capacità delle MPI di creare occupazione, con un’incidenza del 62,8% sul totale degli addetti dell’economia, quota che supera di gran lunga la media Ue. Anche la trasmissione di competenze è una prerogativa delle piccole imprese, visto che un apprendista su quattro (24,2%) lavora nelle aziende artigiane.

Le MPI sono un terreno fertile per il capitale umano giovane e femminile. Le donne rappresentano il 41,5% dei dipendenti delle MPI, a fronte del 39,5% nelle imprese più grandi, e i giovani tra 15 e 29 anni sono il 19,8% della forza lavoro, rispetto al 12,5% delle imprese più grandi.

La piccola impresa è anche un luogo di integrazione per gli stranieri. Nelle MPI il 16,5% di dipendenti è nato fuori dall’Italia, a fronte della quota del 10,9% nelle imprese con più di 50 addetti.

Il valore artigiano è anche un presidio economico e sociale contro il declino delle aree interne e montane dove gli addetti delle micro e piccole imprese pesano per l’82% del totale.

Le piccole imprese hanno dimostrato il loro valore anche durante le fasi più dure della pandemia: hanno combattuto ‘in prima linea’ per produrre beni e fornire servizi 570.485 aziende, di cui 360.745 artigiane.

E proprio la pandemia ha accelerato i processi di innovazione dei piccoli imprenditori, il 53,3% dei quali è già impegnato in attività innovative. Forte lo sprint sul fronte della digitalizzazione: in questo settore si contano 13.519 imprese artigiane, con un aumento del 12,2% in 5 anni, che sono una parte delle 88.570 MPI con 235.950 addetti attive nel servizi digitali della produzione di software, consulenza informatica e servizi d’informazione.

Valore artigiano significa anche storia, arte e cultura: ed è questo il fronte in cui operano le 288mila imprese artigiane dell’artigianato artistico che danno lavoro a 801 mila addetti.

Il valore artigiano è poi condiviso grazie alle reti e alle relazioni che coinvolgono 524.437 micro e piccole imprese.

Il valore artigiano anima anche l’impegno green e gli sforzi per reagire alla crisi energetica con 99mila piccole imprese e 304mila addetti impegnati nella filiera delle energie rinnovabili e 486mila MPI e 338mila imprese artigiane dell’edilizia e dell’installazione di impianti al lavoro per garantire risparmio ed efficienza energetici degli edifici.

E ancora, ad occuparsi di mobilità sostenibile sono le 70.453 imprese artigiane dell’autoriparazione che garantiscono sicurezza ed efficienza dei nostri veicoli e i 2.028 artigiani produttori di biciclette.

In generale, la difesa dell’ambiente sta a cuore al 66,3% delle piccole imprese che svolgono azioni per ridurre l’impatto della proprie attività.

Sostenibilità è la parola d’ordine per le piccole imprese impegnate nell’economia circolare. L’86,8% delle MPI effettua la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti, il 52,7% ha cura del risparmio del materiale utilizzato nei processi produttivi, e il 21,1% segnala l’utilizzo di materie prime seconde. Nei settori dell’economia circolare prevalgono le micro e piccole imprese a valore artigiano, alle quali si riferisce il 65,8% del fatturato, pari a 41,4 miliardi di euro, e il 71,3% dell’occupazione. Sono 143mila le imprese che offrono servizi tipici dell’economia circolare, di cui 132mila attive nella riparazione e riuso e 11mila nel riciclo.

E l’utilizzo di materie prime locali, a Km 0, è privilegiato dalle 54mila MPI con 273mila addetti del settore alimentare e bevande, nel quale spiccano 34mila imprese artigiane con 151 mila addetti.

Dal locale al globale, il valore artigiano porta le piccole imprese nel mondo, dove vendono beni per 59 miliardi di euro, portando così l’Italia al primo posto nell’Ue per il contributo diretto delle piccole imprese alle nostre esportazioni.

ALLEGATO

Scarica la rilevazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato ‘Una moltitudine di imprese a #valoreartigiano’