ELEZIONI EUROPEE – Il Presidente Zenari: “Astensionismo e risultato politico più rilevante delle persone. Istituzioni europee lontane dal mondo reale dei cittadini”
Attualità“Gli aspetti più rilevanti di questa tornata elettorale europea riguardano, purtroppo, l’astensionismo e il fatto che sembri avere importanza unicamente il risultato politico globale”, queste le prime parole di commento di Devis Zenari, Presidente di Confartigianato Imprese Verona, in merito al risultato delle elezioni europee del week-end. “Ovviamente gli equilibri politici generali sono importanti – continua –, sia in Europa sia a livello nazionale, ma pare che sia passato in secondo piano il fatto che queste elezioni dovrebbero servire ad individuare le migliori risorse, in termini politici e di competenze, da far entrare al Parlamento europeo, per tutelare e rappresentare tutti i cittadini dell’Unione e, com’è ovvio, in particolare gli interessi dell’Italia”.
“Per quanto riguarda l’astensionismo – aggiunge il Presidente di Confartigianato –, non basta più attendersi e commentare un risultato scontato, considerato che tutti noi, tra le motivazioni, immaginiamo esserci la solita distanza tra le Istituzioni europee e il mondo reale dei cittadini. Ma la verità potrebbe essere addirittura più complessa, tenendo conto che l’affluenza alle urne è in costante calo in ogni occasione elettorale, anche nazionale”.
“Tornando a noi, le istituzioni europee – spiega Zenari – troppo spesso sottovalutano la realtà del tessuto produttivo formato per la quasi totalità da piccole imprese. A livello europeo ci sono 23,3 milioni di artigiani, micro e piccole imprese, che rappresentano il 99,8% del totale delle aziende, generano il 64,4% dei posti di lavoro e creano il 52,4% del valore aggiunto nell’UE. Ci auguriamo che d’ora in poi si inizi quantomeno a pensare ad un cambio di rotta, tornando a valorizzare lo Small Business Act”, ossia la Comunicazione adottata nel 2008 dalla Commissione Europea e basata sul concetto “pensare anzitutto al piccolo”.
“L’Europa – conclude il numero uno della Confartigianato provinciale – deve sviluppare un orecchio in grado di ascoltare la maggioranza dei suoi imprenditori. La tenuta del sistema politico e sociale, il rilancio dell’economia, sia in Europa sia in Italia, impongono interventi urgenti per le micro e piccole imprese, cominciando dal fisco e dal credito, per passare alle politiche per la formazione e l’occupazione, agli interventi per l’innovazione e l’internazionalizzazione delle piccole imprese”.