BONUS EDILIZIA – Decreto su cessione multipla crediti: “Era il risultato minimo: l’abbiamo ottenuto, ma resta l’amaro in bocca”
CostruzioniImpiantiLegno e ArredoMetalmeccanica di Produzione...La possibilità di due ulteriori cessioni del credito solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo. E’ quanto prevede il decreto ad hoc sul Superbonus uscito nella serata di venerdì 18 febbraio dal Consiglio dei Ministri. Le modalità attuative delle disposizioni relative alla cessione e alla tracciabilità del credito d’imposta (il cosiddetto bollino), da effettuarsi in via telematica, saranno definite con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate. Inoltre, sono state inasprite le sanzioni, che arrivano fino a 5 anni di carcere e 100mila euro di multa per i tecnici che attestano il falso.
“Un risultato che lascia un po’ di amaro in bocca, ma pur sempre un risultato – commenta il Presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto –. Speriamo che la ‘pezza’ messa dal Governo basti a rassicurare cittadini, imprese e Istituti di Credito, che da un paio di mesi sono in attesa di chiarezza, regole certe e semplici e soprattutto di non rischiare di rimanere con il cerino in mano”.
“L’incertezza dovuta alle continue variazioni normative ai bonus edilizia, che nell’arco di 20 mesi ha subito 9 interventi di modifica, 1 ogni 68 giorni – aggiunge Roberto Iraci Sareri, Presidente di Confartigianato Imprese Verona – ha già manifestato effetti negativi. Da un lato molti Istituti di Credito, tra i quali anche Poste e Cassa Depositi e Prestiti, hanno sospeso ogni operazione sui bonus, dall’altro si registra la riduzione dei lavori conclusi ammessi a detrazione, che a gennaio, in Veneto, ammontano a 175,41 milioni di euro, un valore più che dimezzato (-65,74%) rispetto ai 512,38 milioni di dicembre 2021, che aveva segnato un +143% rispetto a novembre 2021. A rischio – prosegue Iraci Sareri – non ci sono solo le quasi 10 mila assunzioni previste dalle imprese delle costruzioni nel primo trimestre di quest’anno in regione, ma la tenuta di una parte importante del ‘sistema casa’, che in provincia di Verona si compone di ben 11.657 imprese artigiane registrate in Camera di Commercio, che impiegano ben 22.715 addetti”. Quella scaligera è la capofila, tra le province del Veneto, per numero di aziende e occupati nel comparto. Nell’Edilizia si contano 5.305 imprese; 181 sono i Marmisti; 1.616 i Pittori; 850 i Posatori; 56 gli Ascensoristi; 1.205 gli Elettricisti; 1.082 Termoidraulici e Bruciatoristi; 644 le imprese dell’Arredo; 416 Serramentisti e aziende del Legno per Edilizia; 97 imprese della Tappezzeria; 203 quelle della Carpenteria e serramentistica metallica.
“La possibilità di due ulteriori cessioni del credito era l’obiettivo minimo – conclude il Presidente di Confartigianato Imprese Verona –. A qualcosa servirà, ma rimarrà comunque una percentuale di lavori che non si concretizzerà. Un altro risultato l’abbiamo ottenuto con il Decreto del Ministero della Transizione Ecologica sul nuovo prezzario da applicare ai lavori per il superbonus 110%, che ha recepito molte delle indicazioni presentate da Confartigianato e introduce un importante elemento di stabilizzazione sul fronte dei costi per gli interventi di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare. L’auspicio – conclude Iraci Sareri – è che questo nuovo quadro di regole e l’inasprimento delle pene per chi non si comporta correttamente, restituiscano qualche certezza in più di poter lavorare. Va data stabilità e sicurezza ad uno dei settori che sta garantendo investimenti e lavoro e che contribuisce alla transizione green”.