DIVIETI BRENNERO – A Verona, tavolo tecnico dell’europarlamentare Borchia: “Attacco al cuore della nostra economia”. Franchini, Confartigianato Verona: “Europa e governo devono intervenire subito!”
AttualitàTrasporti - Logistica - Mobilità“Come Confartigianato Imprese Verona, in rappresentanza della nostra Confederazione e del mondo dell’autotrasporto ed economico veronese, veneto e italiano, riaffermiamo che si tratta di una situazione non più tollerabile: il governo italiano e le istituzioni europee devono intervenire”. Questa la dura presa di posizione di Giandomenico Franchini, Vicepresidente di Confartigianato Imprese Verona, nel corso della conferenza stampa organizzata dall’europarlamentare Paolo Borchia e trasformatasi in una sorta di primo tavolo tecnico, per illustrare l’interrogazione presentata alla Commissione Europea nei giorni scorsi, contro le restrizioni alla circolazione di mezzi pesanti previste dal Land austriaco del Tirolo al valico del Brennero.
“L’ordinanza del Tirolo che dal 1° gennaio cambia le regole del transito notturno dei mezzi pesanti al valico del Brennero – ha affermato l’On. Borchia – è un attacco all’Italia e in particolare al nostro territorio. Un danno pesantissimo all’export nazionale e regionale e al settore dell’autotrasporto, che mette a dura prova la nostra economia”.
Al centro della protesta la decisione del Tirolo, “palesemente discriminatoria” spiega l’europarlamentare veronese, di vietare con l’inizio del 2021 il transito notturno dei camion, escludendo dal provvedimento solo i mezzi non inquinanti ad idrogeno, i full electric (che praticamente non esistono sul mercato, trattandosi di soli prototipi) e persino i nuovi euro 6. “Una misura assurda, che però non vale per i mezzi austriaci e fino al 2022 a quelli in arrivo dalla Svizzera – ha detto Borchia –. Il Brennero è il punto di transito del 70% dell’export nazionale con 39 milioni di tonnellate di merci trasportate su strada per un valore complessivo di merci esportate di 90 miliardi di euro. Una misura che tra l’aumento dei tempi di trasporto, i maggiori costi e la concorrenza delle aziende tirolesi causerà un calo della competitività con effetti pesantissimi sul settore dell’autotrasporto veneto e nazionale”.
Tra le presenze istituzionali alla conferenza stampa, la Vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti e l’Assessore al Commercio del Comune di Verona, Nicolò Zavarise, oltre a Moreno Santarosa, presidente di Fai Verona.
“Il Governo deve battere i pugni – le parole della Vicepresidente della Regione, Elisa De Berti –. Il 10% del totale delle merci italiane passa dal Brennero, il Veneto è centrale nei corridoi europei e il trasporto è l’anima dell’economia nazionale e in particolare del Nord-est. Le necessità ambientali di una regione, come è il Tirolo, non possono pesare in maniera così importante sull’economia di un paese. Serve equilibrio e buon senso”.
“Ringraziamo per l’iniziativa politica in sede europea – ha ripreso Franchini – che recepisce l’indignazione che da tempo Confartigianato e tutto il mondo dell’autotrasporto italiano dimostrano verso questa situazione. Il recente provvedimento di limitazione del traffico pesante messo in atto dal Land austriaco del Tirolo è solo l’ultimo di una lunga serie, che il nostro Presidente nazionale di Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani, qualche giorno fa ha definito come ‘l’ennesima presa in giro nei confronti dell’Italia. Ancora una volta con la scusa della tutela ambientale ci si prendono beffa del nostro Paese violando i principi base comunitari col solo intento di danneggiare, non solo i nostri autotrasportatori, ma l’intera economia italiana’. Crediamo che ci sia un limite a tutto – ha continuato il Vicepresidente di Confartigianato Verona – e che sia giunto il momento per il Governo Conte, dopo quanto ha già fatto Confartigianato come associazione di rappresentanza nei confronti della Commissaria Valean, di assumere una durissima posizione nei confronti del Tirolo anche in sede Ue. A questo proposito, siamo purtroppo costretti a chiederci dove sia l’Europa unita, coordinata e solidale di cui tanto si sente parlare, soprattutto e proprio da parte delle istituzioni europee. Perché nessuno è ancora intervenuto per censurare i comportamenti del Tirolo austriaco ed imporre sanzioni e revoca delle limitazioni?”.
Ennesime restrizioni che hanno effetti decisamente negativi sull’economia italiana e sulle piccole imprese, già duramente colpite dalla crisi provocata dalla pandemia, dal momento che il Brennero è il primo valico commerciale alpino con 38,8 milioni di tonnellate di merci trasportate su strada, per un valore di più di 90 miliardi di euro, che rappresentano un quinto del made in Italy manifatturiero pari al 5% del Pil. In pratica, il principale accesso ai mercati del Centro e del Nord Europa per le merci italiane viene penalizzato da decisioni unilaterali di un land austriaco.
“Ciò significa colpire le imprese italiane dell’intero comparto manifatturiero – ha concluso il suo intervento il Vicepresidente Franchini –, rese meno competitive per l’inevitabile aumento dei costi di trasporto: ci sono segnali che le imprese tedesche stiano iniziando a rivolgersi ad aziende dell’Est Europa, Ungheria in primis, e i segnali di rallentamento della domanda si evidenziano anche dal dato del traffico pesante autostradale sulla A22 del Brennero, che dal +4,4% del 2018 è passato ad un +1,9% nel 2019, con una diminuzione di ben oltre la metà”.