REGIONE VENETO – Nuova Giunta Stefani, Confartigianato: “Bitonci valore aggiunto, bene continuità con Mantovan e De Berti”
13 Dicembre 2025

REGIONE VENETO – Nuova Giunta Stefani, Confartigianato: “Bitonci valore aggiunto, bene continuità con Mantovan e De Berti”

Attualità

“In bocca al lupo e buon lavoro a tutti i nuovi assessori regionali, con l’auspicio che il dialogo con le rappresentanze economiche sia concreto e continuo”. Commenta così, Devis Zenari, presidente di Confartigianato Imprese Verona, l’ufficializzazione della nuova squadra che governerà la Regione del Veneto da Palazzo Balbi.

“Ci attendiamo che la nuova giunta regionale guidata dal presidente Alberto Stefani – continua Zenari – affronti le sfide che ci attendono partendo dalla consapevolezza, vera e concreta, non di facciata, che le micro, piccole e medie imprese sono e resteranno il collante del tessuto sociale ed economico veneto. Chiediamo che la nuova giunta coltivi una relazione stabile con il mondo produttivo, orientata alla semplificazione, all’ascolto e al sostegno degli investimenti”.

Con l’ufficializzazione della nuova Giunta regionale guidata da Alberto Stefani, il Veneto apre una fase che per il mondo produttivo si annuncia densa di aspettative. Particolarmente rilevante per il livello regionale di Confartigianato è l’assessorato affidato a Massimo Bitonci, che concentra imprese, commercio, fiere, innovazione e sburocratizzazione.

“L’innovazione senza semplificazione resta teoria, noi artigiani lo sappiamo bene – spiega Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto – il suo ruolo di sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy rappresenta un ponte diretto tra livello nazionale e regionale, per gli artigiani questo non rappresenta un dettaglio. Oggi le leve decisive per l’innovazione delle Pmi, ossia Transizione 4.0, PNRR, incentivi su energia, digitalizzazione, nascono a Roma, ma funzionano o falliscono nei territori. Avere alla guida di questo assessorato una figura che conosce dall’interno i meccanismi ministeriali, i tempi della macchina pubblica e le logiche di costruzione dei provvedimenti, può fare la differenza tra bandi teoricamente perfetti e misure realmente accessibili alle imprese artigiane”.

“La nomina di Bitonci – prosegue il veronese Devis Zenari – ci auguriamo che si traduca in innovazione a favore della produttività, rendendo le politiche industriali comprensibili e utilizzabili anche per i più piccoli”.

Confartigianato ricorda che tra i nodi che minano la competitività delle imprese artigiane ci sono l’accesso al credito, la mancanza di bandi ad hoc e, soprattutto, il caro energia. Nei primi sei mesi del 2025 le micro e piccole imprese (MPI) venete hanno sostenuto un extracosto dell’energia elettrica pari a 563 milioni di euro, il 10,4% del totale nazionale. Le MPI continuano a pagare l’energia il 36,8% in più del periodo pre-crisi, per le imprese italiane con consumi sotto i 20 MWh annui, il peso di accise e oneri è del 92,5% superiore alla media europea. “Il Veneto è la regione che , dopo la Lombardia, paga il prezzo più alto l’energia – rileva  il presidente di Confartigianato regionale, Boschetto – qui si gioca una partita decisiva sulla competitività del sistema Veneto, soprattutto per le PMI che rappresentano l’ossatura economica regionale”.

“Positivo – è ancora il commento di Zenari, Presidente di Confartigiantao Verona – è l’aver dato un un segnale di stabilità e continuità con la conferma del ruolo di Elisa De Berti, già vicepresidente della Regione del Veneto, che continuerà a seguire infrastrutture e attuazione del programma elettorale. Rivolgiamo, poi, il nostro in bocca al lupo a Diego Ruzza sindaco di Zevio, al quale sono state affidate le deleghe per Trasporti e Mobilità. Garantiamo che le nostre rappresentanze di categoria, per quanto riguarda l’Autotrasporto e l’Autoriparazione, sono pronte a dialogare fin da subito”.

Positiva, per Confartigianato, sia Veneto sia Verona, la scelta di affidare a Dario Bond l’assessorato all’Agricoltura, alle foreste e alle aree montane. La montagna veneta vive una fase delicata, segnata da spopolamento, carenza di servizi e difficoltà di ricambio generazionale, ma resta un presidio fondamentale in cui ad oggi operano quasi 5000 imprese artigiane presidio di identità, lavoro e filiere produttive. Non a caso, Confartigianato Imprese Veneto aveva esplicitamente richiesto un’attenzione specifica alle aree montane nel proprio position paper: senza politiche dedicate, il rischio è che questi territori vengano progressivamente marginalizzati.

“Allo stesso tempo – affermano i due presidenti, Boschetto e Zenari –, va salutata con favore la continuità rappresentata dalla riconferma di Valeria Mantovan, con cui Confartigianato Imprese Veneto ha già impostato un dialogo costruttivo attorno ai temi dell’apprendistato e di come ovviare al grande mismatch tra domanda e offerta di competenze. Con Mantoan Confartigianato si impegna a spingere verso formazione tecnica e professionale per orientare i giovani verso nuovi percorsi restituendo dignità a molti mestieri. Di grande interesse anche la scelta di Gino Gerosa alla Sanità e programmazione sociosanitaria. Un sistema sociosanitario efficiente incide direttamente sulla qualità della vita delle persone, sulla produttività delle imprese e sulla capacità del Veneto di trattenere competenze e forza lavoro”.