LEGGE BILANCIO – Confartigianato Trasporti: “Con divieto di compensazione crediti d’imposta a rischio la liquidità dell’autotrasporto”
Contabilità e TributiTrasporti - Logistica - MobilitàConfartigianato Trasporti esprime totale contrarietà per la misura contenuta nel disegno di legge di Bilancio 2026 che estende a tutti i soggetti la disciplina, finora limitata a banche e intermediari finanziari, che vieta la compensazione dei crediti d’imposta con i debiti previdenziali e contributivi.
Con la nuova norma infatti, a partire dal 1° luglio 2026, la compensazione sarà consentita solo per i crediti d’imposta emergenti dalle dichiarazioni annuali, escludendo dunque i crediti maturati a seguito dell’acquisizione di agevolazioni, bonus e altri incentivi.
“Sarebbe un errore imperdonabile del Governo non cancellare questa norma – dichiara il Presidente Amedeo Genedani – la cui applicazione avrebbe effetti devastanti su migliaia di imprese di autotrasporto che utilizzano in compensazione i crediti d’imposta derivanti dal rimborso accise trimestrale, provocando gravi tensioni di liquidità”.
“Per il settore dell’autotrasporto – aggiunge Paolo Brandellero, Presidente di Confartigianato Trasporti Verona – sarebbe un colpo mortale, perché il divieto di compensazione del rimborso accise produrrebbe un esborso di liquidità con conseguente perdita e danni economici e finanziari per le imprese. Si tratta di una norma che rischia di compromettere la pianificazione finanziaria di migliaia di imprese, con il pericolo di omissioni nei versamenti contributivi, soggette a sanzioni, e una drastica riduzione della liquidità disponibile”.
Confartigianato Trasporti, insieme alle altre organizzazioni, auspica un intervento in sede di approvazione del disegno di legge e si è già attivata con le autorità competenti per mantenere invariata la disciplina vigente, al fine di preservare la liquidità e la stabilità economica delle imprese.
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