MANOVRA – Legge di Bilancio, Confartigianato: "Serve approccio realistico e concreto, centrato su stabilità dei conti pubblici, efficienza nella spesa e valorizzazione dell’impresa diffusa"
13 Ottobre 2025

MANOVRA – Legge di Bilancio, Confartigianato: “Serve approccio realistico e concreto, centrato su stabilità dei conti pubblici, efficienza nella spesa e valorizzazione dell’impresa diffusa”

Attualità

Confartigianato Imprese, nel corso dell’incontro con il Governo tenutosi oggi (lunedì 13 ottobre 2025) a Palazzo Chigi, ha presentato le proprie proposte, sottolineando la necessità di “puntare a un approccio realistico e concreto, centrato su stabilità dei conti pubbliciefficienza nella spesa e valorizzazione dell’impresa diffusa“.

Il Presidente di Confartigianato Marco Granelli ha sottolineato che, nonostante i segnali positivi sul piano economico e politico, non si può ancora parlare di vera ripresa. Occorre, quindi, adottare un “metodo artigiano”: usare bene le risorse disponibili, con visione di lungo periodo e attenzione ai territori.

Confartigianato segnala che in Italia il carico fiscale, calcolato in rapporto al PIL nelle previsioni di maggio dalla Commissione europea per il 2025, rimane di ben 2,2 punti percentuali più elevato della media europea. Chiede quindi una riforma fiscale equa, con riduzione dell’IRPEF per tutte le persone fisiche, eliminazione dell’IRAP per le società di persone, stabilizzazione delle detrazioni edilizie per almeno un triennio, misure per incentivare il passaggio generazionale delle aziende, abolizione di adempimenti superati come reverse charge e split payment, e una semplificazione delle misure a sostegno degli investimenti, in particolare per le piccole imprese e nella ZES unica.

“Sul fronte del lavoro – aggiunge il Presidente di Confartigianato Imprese Verona, Devis Zenari – Confartigianato ha proposto di rilanciare l’apprendistato con decontribuzione triennale, incentivare l’alternanza scuola-lavoro, rendere strutturali gli incentivi per l’assunzione di giovani e donne, rafforzare il welfare bilaterale, e sostenere la formazione continua, eliminando il prelievo sui Fondi Interprofessionali. Per rafforzare la produttività, Confartigianato, ribadendo l’importanza dell’autonomia collettiva, ha chiesto anche un sostegno concreto alla contrattazione territoriale, quale strumento efficace per valorizzare le specificità dei territori e migliorare la competitività delle imprese. Necessaria, infine, l’estensione dell’APE sociale agli autonomi e maggiori risorse per la sicurezza nelle microimprese”.

Inoltre, Confartigianato ha sottolineato l’urgenza di un’attenzione specifica al credito, attraverso la riforma dei Confidi e una rimodulazione dell’intervento del Fondo centrale di Garanzia, per facilitare l’accesso ai finanziamenti da parte delle micro e piccole imprese.

“Abbiamo proposto – conclude il Presidente Zenari – anche interventi per ridurre i costi dell’energia delle imprese manifatturiere non energivore, con una perequazione più equa della ripartizione degli oneri di sistema, a vantaggio di settori fondamentali per le filiere del Made in Italy. Va ribadita l’importanza di una nuova politica industriale, capace di sostenere l’intero ecosistema produttivo, puntando su innovazione, sostenibilità e legame con i territori”.