LEGNO ARREDO e LAPIDEO – Rinnovato il contratto collettivo regionale per le imprese artigiane e PMI dell’Area Legno, con estensione al settore Lapidei
28 Novembre 2024

LEGNO ARREDO e LAPIDEO – Rinnovato il contratto collettivo regionale per le imprese artigiane e PMI dell’Area Legno, con estensione al settore Lapidei

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Siglato nei giorni scorsi da Confartigianato Imprese Veneto, Cna Veneto, Casartigiani Veneto, Feneal UIL, Filca CISL, Fillea CGIL del Veneto il Contratto Regionale delle Imprese artigiane e PMI dell’Area Legno e Lapidei, con scadenza al 31/12/2027. Con l’occasione, in linea con quanto previsto a livello nazionale, il nuovo Contratto Regionale è stato esteso, per la prima volta, anche alle imprese artigiane e PMI del settore Lapideo, segnando un momento cruciale per la modernizzazione e il rafforzamento del tessuto produttivo regionale.

Con la firma del Contratto Regionale, le Parti hanno voluto dare un segnale di forte attenzione ai due settori interessati, evidenziando l’importanza di assicurare a lavoratrici, lavoratori e imprese strumenti normativi ed economici moderni, più adeguati a rispondere alle mutate esigenze del mercato.

Nel complesso il nuovo Contratto Regionale ha inteso valorizzare, rinnovandoli, alcuni istituti già presenti nel precedente contratto collettivo, adattandoli alla radicale trasformazione subita dal settore negli ultimi anni, dettata principalmente dall’introduzione di nuove tecnologie, di nuove metodologie di lavoro che hanno comportato la necessità per le imprese ed i lavoratori di rivedere in una logica più moderna le proprie competenze e l’organizzazione aziendale.

Importanti elementi di novità sono stati introdotti rispetto agli ambiti economici. In particolare, le parti hanno concordato di definire una nuova struttura retributiva articolata su due pilastri: da  una parte l’introduzione di un elemento retributivo variabile legato alla verifica di indicatori di prestazioni aziendali, che darà la possibilità di poter godere della tassazione agevolata prevista dalla vigente normativa; dall’altra le parti hanno voluto valorizzare il welfare aziendale su base contrattuale, cogliendo le nuove opportunità in termini di agevolazioni offerte dalla normativa, per consentire a imprese e lavoratori di poter beneficiare di un sostegno concreto in un contesto economico incerto.

Inoltre, a fronte delle mutate esigenze, per il settore Legno è stata incrementata la contribuzione di secondo livello EBAV, mentre per il settore Lapidei, che ne era privo, dal 1° gennaio 2025 è stato introdotto il versamento del secondo livello; in questo modo potranno essere migliorate per imprese e dipendenti le prestazioni dei fondi EBAV, in particolare quelle legate ai sussidi assistenziali (oggigiorno sempre più richieste e fondamentali), alla formazione e alla promozione e qualità.

Si tratta di un contratto particolarmente ricco di azioni positive e attento a tutelare ogni forma di diversità. Le parti, infatti, si impegnano a favorire il superamento di ogni forma di discriminazione nel luogo di lavoro, con particolare riguardo a quella salariale e di accesso alla formazione professionale. L’adozione di strumenti di flessibilità oraria, la promozione del lavoro agile e la previsione della Banca ore solidale sono solo alcune delle tematiche innovative contenute nel nuovo CCRL.

In tale contesto, per far fronte alle frequenti e non programmabili variazioni di intensità nell’attività aziendale, sono stati confermati, aggiornandoli, strumenti consoni che consentono alle imprese di poter affrontare periodi di alta produttività alternati a fasi di minore intensità lavorativa. A tal proposito le parti hanno rinnovato l’istituto dell’accantonamento annuo di compensazione (banca ore) e quello relativo alla flessibilità settimanale dell’orario di lavoro.

Infine, ampio spazio è stato dato alla promozione della previdenza complementare. Infatti, il numero limitato di lavoratori che risultano essere iscritti ad un fondo di previdenza complementare, hanno reso necessario attivare interventi volti a incentivare l’adesione dei lavoratori ai fondi negoziali valevoli per il settore artigiano. In particolare, è stata introdotta una contribuzione aggiuntiva a carico del datore di lavoro compensata con una prestazione a carico di EBAV a favore delle imprese e dei dipendenti che aderiscano, anche con il solo TFR, a un fondo di previdenza complementare negoziale del comparto artigiano.

Maurizio Cattai e Luigi Mandruzzato, Presidenti dell’Area Legno e Lapidei di Confartigianato Imprese Veneto, hanno sottolineato l’importanza e il valore strategico del nuovo accordo: “Le parti sociali hanno saputo raccogliere le sfide poste da un mercato in continua evoluzione, caratterizzato da una congiuntura economica internazionale particolarmente difficile. L’accordo conferma la capacità del Veneto di costruire un dialogo costruttivo tra le parti, creando soluzioni innovative che non solo tutelano i settori, ma che riescono anche a valorizzare le specificità delle nostre imprese artigiane, sempre più orientate verso una produttività flessibile e di qualità. L’obiettivo è quello di fornire agli imprenditori strumenti innovativi in grado di incrementare l’attrattività delle imprese artigiane del settore soprattutto nei confronti dei giovani, valorizzando il welfare e la bilateralità dell’artigianato”.