AUTORIPARAZIONE – Filiera Pneumatici e Pneumatici Fuori Uso (PFU): Aggiornamenti attività sindacale. CONTINUATE A DENUNCIARE I MANCATI RITIRI
AutoriparazioneProsegue l’attività di Confartigianato per risolvere la complicata situazione del NON RITIRO DEGLI PNEUMATICI FUORI USO – PFU, come già comunicato in precedenza (CLICCA QUI).
Rinnoviamo l’invito a tutti coloro che stanno vivendo la situazione del mancato ritiro dei PFU a segnalarci e a denunciare il fatto, utilizzando la procedura ed il MODULO messo a punto proprio dal Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica che trovate in allegato.
Su questo problema forniamo un aggiornamento dell’attività del Gruppo di Lavoro presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
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In data 30 settembre sono stati analizzati i dati della extra-target di PFU effettuata da parte dei Consorzi in base alle quote assegnate dal MASE, per rispondere alle note criticità già segnalate al Ministero stesso. La raccolta straordinaria effettiva, realizzata nel periodo giugno-settembre è stata di circa 8 mila tonnellate che è il 2% dell’immesso 2023.
Lo scarso risultato, a detta del Ministero, è dipeso da vari impedimenti riferiti dai Sistemi di Gestione, per i quali gli stessi non hanno potuto evadere la richiesta di ritiro, circostanza che si è verificata assai frequentemente, riducendo sensibilmente il quantitativo raccolto presso le officine rispetto alle assegnazioni del MASE e quindi i benefici dell’extra target stabilito.
Confartigianato ha ribadito ed evidenziato al Ministero che continuano a pervenire segnalazioni di forte allarme per il mancato ritiro PFU da parte delle imprese associate che aspettano risposte urgenti, che purtroppo in questa prima fase di raccolta straordinaria attivata non è stata sufficiente per alleviare/risolvere le criticità segnalate. In sostanza, non ci sono stati miglioramenti della situazione che ha raggiunto livelli di guardia insostenibili su tutto il territorio nazionale, con il rischio concreto, come peraltro accaduto in passato, che a fine anno, tenuto conto dell’imminente cambio gomme stagionale, si verifichi un blocco dei ritiri.
Confartigianato richiede di attivare una fase ulteriore di extra-raccolta PFU affinché vengano risolte tutte le criticità segnalate al MASE e sia evaso l’intero quantitativo pregresso di PFU giacenti nelle officine associate. Inoltre si ribadisce la necessità di adottare le misure strutturali decisive, anche di natura legislativa, volte a scongiurare definitivamente il ripetersi di situazioni emergenziali e migliorare il sistema di gestione pneumatici e PFU.
Conseguentemente a questa situazione è stato deciso in accordo con il il MASE e con i Sistemi di Gestione individuali, di confermare l’extra target di raccolta PFU fino al 10% per il 2024, per sopperire all’emergenza ancora in atto, in modo che i Consorzi possano operare con modalità flessibili secondo le necessità degli operatori e possano intervenire nelle aree dove persistono le criticità. Entro fine anno ci sarà un nuovo incontro per la verifica dell’andamento e dei risultati della nuova fase di raccolta straordinaria.
Confartigianato ha anche richiesto che, oltre alla soluzione dell’emergenza della raccolta dei PFU, di attivare un Tavolo istituzionale presso il MASE per intervenire sul piano strutturale attraverso una revisione dell’attuale normativa che sia in grado di efficientare l’intero flusso degli pneumatici e garantirne la sostenibilità economica, in tale contesto Confartigianato ribadirà quanto sostenuto da tempo, ovvero:
- intensificare e concentrare il controllo dei flussi degli pneumatici a monte della filiera da parte degli Organi di Vigilanza competenti, con un’attenzione particolare alle vendite on-line. Ciò al fine di intercettare i flussi illeciti e contrastare le aree di illegalità presenti sul mercato, snidare le forme di evasione fiscale e del contributo ambientale e recuperare risorse a beneficio dell’economia, dell’ambiente e dell’intera collettività;
- sostenere e agevolare le imprese che operano regolarmente, attraverso un meccanismo di raccolta PFU vincolato alla legittimità degli operatori, che devono essere qualificati ai sensi della Legge 122/1992 (Disciplina Autoriparazione) e alla regolarità dell’acquisto degli pneumatici attestata da idonea documentazione, in modo tale da garantire l’effettività del servizio ritiro a fronte del pagamento del contributo. Ciò anche al fine di contrastare fenomeni di abusivismo e concorrenza sleale, evitando che i Consorzi procedano al ritiro presso operatori-gommisti che praticano irregolarmente la sostituzione di pneumatici, con i conseguenti rischi non solo per l’ambiente, ma anche ai fini della sicurezza stradale;
- rendere pubblici i dati di raccolta degli pneumatici da parte dei soggetti autorizzati (con le rispettive quote), eventualmente attraverso un portale pubblico;
- prevedere un nuovo Extra target, quale utile strumento di supporto per alleviare le difficoltà operative degli autoriparatori-gommisti legate all’accumulo degli pneumatici nelle officine, con il rischio di incorrere in pesanti sanzioni amministrative;
- rivedere il sistema di assegnazione dei quantitativi di PFU secondo criteri che rispondano alle effettive esigenze e specificità territoriali, superando i problemi di accorpamenti in macro-aree poco funzionali sul piano operativo (es. accorpamento Marche a Umbria e Toscana).
In attesa di una comunicazione ufficiale del MASE sull’avvio dell’ulteriore extra-target di raccolta PFU e relative modalità operative ci riserviamo di tornare su questo tema e rinnoviamo l’invito a tutti coloro che stanno vivendo la situazione del mancato ritiro dei PFU a segnalarci e a denunciare il fatto, utilizzando proprio la procedura ed il MODULO messo a punto proprio dal Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica che trovate in allegato.
ALLEGATO