EUROPA – Ritardi di pagamento: l’UE trasforma la direttiva in regolamento, con termini fissi a 30 giorni
Attualità“Non è giusto che un fallimento su quattro sia dovuto al mancato pagamento delle fatture entro le scadenze previste”: queste erano state le parole con cui la Presidente Ursula von der Leyen, durante lo Stato dell’Unione Europea 2022, aveva annunciato il rafforzamento delle norme contro i ritardi di pagamento. Ad un anno esatto di distanza, la Commissione Europea ha presentato la sua proposta di revisione dell’attuale direttiva 2011/7/UE, all’interno del cosiddetto Pacchetto di sostegni alle PMI (SME Relief Package).
Si tratta di un provvedimento molto atteso da Confartigianato Imprese. Da sempre, infatti, la Confederazione si è schierata a favore di un rafforzamento delle sanzioni contro chi paga in ritardo rispetto ai termini convenuti. Si chiedono nuovi strumenti atti a generare condizioni di trasparenza degli operatori economici, contrastando le pratiche vessatorie da parte dei debitori morosi. Inoltre, nei casi in cui a monte della filiera ci sia una Pubblica Amministrazione, occorre attivare meccanismi di compensazione con i debiti erariali, nonché adeguate forme legali di surroga dei subcontraenti di filiera verso il committente principale, nel momento in cui questo comprometta il tempestivo pagamento del debito.
Al tema dei ritardi di pagamento e alla revisione della direttiva era stato recentemente dedicato un convegno a Bruxelles, tenutosi lo scorso 3 luglio presso il Comitato Economico e Sociale Europeo e organizzato da Confartigianato Imprese e l’omologa catalana PIMEC. In quella sede, la Commissione europea aveva sottolineato come la prassi dei ritardi di pagamento sia gravemente peggiorata in questi ultimi anni. L’obiettivo del nuovo testo dovrebbe dunque essere quello di costruire un quadro giuridico più forte che garantisca il giusto equilibrio tra la libertà contrattuale e la certezza della sanzione, agendo anche sul versante della prevenzione con adeguati strumenti alle imprese per far fronte al problema.
I Commissari Breton e Gentiloni hanno illustrato i contenuti della proposta legislativa. In uno spirito di maggior rigore, la Commissione europea ha deciso di trasformare l’attuale Direttiva in un Regolamento, rendendo così la disciplina dei ritardi di pagamento uniforme in tutti i 27 paesi e direttamente applicabile negli stessi. I termini di pagamento B2B saranno stabiliti dalla norma (30 giorni) e sottratti alla negoziazione delle parti. Saranno però previsti accordi settoriali e commissioni di compensazione automatiche, che – nelle intenzioni della Commissione – rafforzeranno in maniera decisiva la capacità di investimento delle micro e PMI.
Nei prossimi giorni prenderà così avvio il procedimento legislativo presso il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’Unione Europea. “Confartigianato – il commento del Presidente di Confartigianato Imprese Verona, Roberto Iraci Sareri – è pronta, ancora una volta, a difendere gli interessi dell’artigianato e delle MPMI nella lotta ai ritardi di pagamento. Sono ormai anni che ci battiamo sia in sede europea sia nei confronti delle istituzioni italiane per ristabilire etica e correttezza nei rapporti economici tra gli imprenditori e con la Pubblica Amministrazione”.