Rinviato al 30 settembre il divieto di transito nel Frejus per camion Euro 3 e 4, ma solo per imprese che abbiano già ordinato nuovi mezzi
26 Giugno 2020

TRASPORTI – Rinviato al 30 settembre il divieto di transito nel Frejus per camion Euro 3 e 4, ma solo per imprese che abbiano già ordinato nuovi mezzi

Trasporti - Logistica - Mobilità

Rinviato al 30 settembre il via al divieto di transito lungo il traforo autostradale del Frejus per i veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate con motori Euro 3 ed Euro 4 (il divieto è invece già in vigore per le categorie inferiori), anche se la possibilità sarà a disposizione solo per i mezzi di imprese che dichiarino di aver già ordinato nuovi mezzi delle classi superiori.

Una prima proroga, motivata dall’emergenza sanitaria da Covid-19, avrebbe dovuto scadere il 1° luglio, ma il 23 giugno scorso Sitaf, la società che gestisce il traforo sul lato italiano, ha comunicato che “a causa della difficoltà legata all’emergenza sanitaria da Covid-19”, il divieto verrà introdotto a partire dal 30 settembre.

Ci sono però delle condizioni indispensabili per poter percorre la galleria con mezzi pesanti Euro 3 e 4. “Sarà consentito – si legge nel comunicato Sitaf – il transito dei mezzi pesanti Euro 3 ed Euro IV al Traforo del Frejus in entrambe le direzioni dietro esibizione, su richiesta, di un’apposita autocertificazione attestante l’impossibilità di dotarsi di automezzi pesanti conformi alle norme Euro V ed Euro VI per circostanze direttamente riferibili alla predetta emergenza sanitaria”.

L’impresa titolare del veicolo dovrà dichiarare sul documento di autocertificazione di avere già provveduto all’acquisto di nuovi veicoli commerciali Euro V ed Euro VI, ordinandoli, ma e che a causa dell’emergenza Covid-19 l’ordine non è stato ancora evaso, impedendo la sostituzione del veicolo Euro 3 o 4. Dunque, solo le imprese che abbiamo già ordinato almeno un nuovo veicolo potranno godere della proroga e percorrere il Frejus.

Il modello di autocertificazione è scaricabile CLICCANDO QUI.

Si ricorda che un’autodichiarazione non veritiera può portare a conseguenze penali.