17 Maggio 2020

COVID-19 – I Tatuatori tirano un sospiro di sollievo: potranno riaprire dal 18 maggio. “Esclusione sarebbe stata incomprensibile per chi da sempre opera in sicurezza”

BenessereSicurezza

I tatuatori tirano un sospiro di sollievo. Nella mattinata di oggi, durante il consueto punto stampa, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, annunciando i contenuti dell’Ordinanza sulle riaperture di lunedi’ 18 maggio, conseguente alla firma del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri arrivata nel pomeriggio, aveva accennato all’ipotesi di esclusione dei tatuatori dalla possibilità di rialzare le saracinesche dei loro saloni, diversamente dalle altre attività del settore Benessere, come acconciatori ed Estetisti. Ovviamente, tutto ciò mentre ancora nulla era ancora stato ufficializzato, né il DPCM, né l’Ordinanza regionale.

“Un’anticipazione che ha subito allarmato gli artigiani tatuatori – il commento di Confartigianato Imprese Verona –, increduli di fronte ad un’ipotesi in contrasto con realtà imprenditoriali che da sempre, per obbligo di legge e requisiti professionali, operano nel rispetto massimo di ogni precauzione in termini di igiene e attenzione agli aspetti sanitari. Nei saloni dei nostri tatuatori e piercer è prassi quotidiana sterilizzare gli strumenti, utilizzare mascherine e guanti, igienizzare le postazioni e così via”.

Sono immediatamente intercorse fitte consultazioni per una situazione che pareva inesplicabile e lesiva di un intero settore. In serata la soluzione della vicenda: dalla lettura dell’ordinanza regionale numero 48 pubblicata in serata sul BUR della Regione Veneto, è esplicitamente riportato che, dal 18 maggio, è ammesso lo svolgimento delle seguenti attività: “Servizi alla persona – parrucchieri, barbieri, estetisti, tatuatori, trattamenti per animali di affezione, con esclusione di trattamenti con bagno turco, saune e attività termali – v. linee guida di cui all’allegato 1)”.

“Non possiamo che accogliere con soddisfazione tale impostazione da noi auspicata – conclude l’Associazione artigiana scaligera –, con i nostri tatuatori che dovranno, semplicemente, aggiornare in qualche aspetto organizzativo e operativo le già attente precauzioni che sono normalmente parte integrante del loro lavoro”.


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