REGIONE – Nuova Giunta Regione Veneto: Confartigianato augura buon lavoro ai neo assessori. Iraci Sareri: "Congratulazioni alla veronese Elisa De Berti"
19 Ottobre 2020

REGIONE – Nuova Giunta Regione Veneto: Confartigianato augura buon lavoro ai neo assessori. Iraci Sareri: “Congratulazioni alla veronese Elisa De Berti”

Attualità

Confartigianato augura buon lavoro alla nuova Giunta della Regione, ed in particolare ai neo assessori: Bottacin, Ambiente; Calzavara, Bilancio; Caner, Fondi Europei; Corazzari, Sicurezza; De Berti, Trasporti; Donazzan, Lavoro; Lanzarin, Sanità; Marcato, Attività Produttive e quindi anche all’artigianato. “Ci congratuliamo in particolare – le parole di Roberto Iraci Sareri, Presidente di Confartigianato Imprese Verona – con la veronese Elisa De Berti, che, oltre alla Vicepresidenza del Consiglio regionale, avrà le deleghe di affari legali e contenzioso, infrastrutture, trasporto pubblico locale, mobilità sostenibile, lavori pubblici, navigazione interna e portuale, mobilità sostenibile. Le numerose conferme sono un segnale di continuità che servirà a portare avanti il lavoro svolto sino ad ora dai vari assessorati, con il vantaggio, anche per il mondo delle associazioni di categoria, di potersi confrontare con persone che hanno maturato competenza e conoscenza delle materie”.

Confartigianato Imprese Veneto, nel frattempo, si è impegnata a sottoporre quanto prima alla “nuova” squadra di Zaia il “Position Paper – 15 linee di intervento per una nuova stagione di sviluppo”, predisposto in vista delle elezioni amministrative e consegnato ai candidati a Governatore. Documento che prende avvio da una analisi: il Veneto che sta prendendo forma in questi anni pone all’attenzione degli amministratori pubblici, di tutti i livelli territoriali, scenari inediti: la crisi Covid-19 innestatasi su una crescita economica a basso ritmo (discontinuità economica); l’invecchiamento della popolazione (discontinuità demografica) e l’accentuazione del tema della sostenibilità e delle accelerazioni nell’implementazione delle tecnologie digitali (discontinuità nelle agende internazionali). Dall’analisi dei possibili impatti di questi elementi di discontinuità che concorrono a modificare il contesto competitivo sono stati individuati 3 grandi temi di sviluppo del Veneto da affrontare nei prossimi anni declinati in 15 linee di intervento (e 38 cantieri) sulle quali operare per cogliere le prospettive di espansione delle filiere e dei mercati e dare risposta alla nuova domanda di consumo da parte della popolazione, nella direzione di un nuovo Programma Regionale di Sviluppo. Si tratta di aree di policy in molti casi interconnesse, in quanto l’intervento su sistemi complessi come quelli territoriali non può essere realizzato per “comparti separati”, ma che possono essere ricondotte a tre macro-aree strategiche.

Accordo Green e Digitale regionale per le PMI: garantire la competitività e la capacità innovativa del sistema economico Veneto richiede un’alleanza tra attori pubblici, associazioni di categoria, imprese e sistema formativo che consenta di sostenere le attività che generano valore e attrattività (di imprese e di residenti), a partire dal manifatturiero e dal terziario digitale, ma considerando anche funzioni in crescita come quelle turistiche. Questo sarà possibile solo valorizzando l’apporto del capitale umano e delle conoscenze nei processi economici, favorendo l’accesso al credito delle imprese e accompagnando la ridefinizione dell’offerta sulla base dei mutamenti della domanda di consumo nella direzione della sostenibilità, della circolarità e dell’eticità.

Le imprese, famiglie e comunità locali: i mutamenti sociali, avvenuti in parallelo a una crisi del welfare state che ha comportato la riduzione del potenziale di offerta assistenziale pubblica storicamente acquisito, hanno messo a rischio scenari di qualità della vita che si pensavano ormai assodati. Si impone quindi un ripensamento delle modalità di fornitura dei servizi di welfare e una strategia condivisa per affrontare i nuovi modelli di residenzialità, per favorire il riordino del patrimonio insediativo e per garantire l’accesso di tutti al lavoro, riconoscendo il ruolo centrale delle famiglie e delle comunità per rinnovare gli elementi di qualità tipici del nostro sistema (inclusione, pace sociale, previdenza, sanità). Questi obiettivi dovranno essere perseguiti anche rafforzando l’associazionismo intercomunale.

Piano straordinario di investimenti per il territorio: in un contesto nel quale diventano sempre più importanti le relazioni di scala macro-regionale e globale, è necessario uno sforzo per realizzare gli interventi infrastrutturali necessari al fine di mettere i sistemi territoriali nelle condizioni di connettersi ai grandi sistemi di flussi e di investire sui propri punti di forza, sia individuando assetti di governance che consentano di dispiegare le potenzialità del tessuto urbano policentrico veneto sia costruendo nuove prospettive di sviluppo per le aree in spopolamento, anche cogliendo le occasioni che i futuri grandi eventi ospitati dal Veneto metteranno a disposizione.

“Siamo consapevoli – afferma il Presidente di Confartigianato Imprese Veneto, Agostino Bonomo – che, a maggior ragione nel mezzo di una pandemia mondiale che ha modificato profondamente ogni punto di riferimento e ogni certezza, territorio ed imprese debbano competere assieme. Questo è il tema che riassume buona parte del confronto che come organizzazione vogliamo avviare con il nuovo governo regionale e con tutti i soggetti portatori di interessi”.