23 Aprile 2020

CORONAVIRUS – Settore alimentare: imprese aperte o chiuse, asporto e consegna a domicilio. Tutti i chiarimenti

Alimentazione

Abbiamo ricevuto alcune segnalazioni e richieste di chiarimenti in merito all’apertura di attività commerciali del settore alimentare, in particolare relativamente al commercio al dettaglio di torte, dolciumi, confetteria ed alla vendita di prodotti tipici delle pasticcerie e delle gelaterie. Ringraziamo per le segnalazioni arrivate, che ci danno modo di fornire alcuni chiarimenti, su una materia solo apparentemente semplice, alla generalità dei soci dei settori interessati.

Riprendiamo quindi quanto già comunicato attraverso le news pubblicate sul nostro sito internet e sui nostri canali social.

Ribadiamo che l’individuazione delle attività sospese o ritenute essenziali dai vari provvedimenti che si sono succeduti nelle ultime settimane si basa su una serie di elenchi, alcuni che descrivono l’attività come codificata dal sistema ATECO senza riportarne il codice, ed altri che riportano sia i codici ATECO sia la relativa descrizione. Da questo consegue che i codici ATECO 2007 indicati nella visura della Camera di Commercio, che registra l’attività dichiarata, rappresentano l’unico criterio per determinare lo “status” di impresa sospesa o non sospesa, in quanto ritenuta essenziale, nonché le eventuali limitazioni operative.

Il criterio dei codici attività, calato nella realtà di innumerevoli tipi di attività economiche, ha generato situazioni anomale, in alcuni casi difficili da comprendere. Portiamo ad esempio il caso dei dolci della ricorrenza pasquale, regolarmente sugli scaffali degli esercizi commerciali, ma la cui vendita è risultata impossibile da parte delle pasticcerie artigiane con codice attività sospeso ai sensi del DPCM 11 marzo 2020; caso emblematico per cui Confartigianato ha intrapreso una forte azione di denuncia nei confronti del Ministero dello Sviluppo Economico e delle Prefetture. Possiamo inoltre citare il caso di attività con codice ATECO di panificazione (cod. 10.71 Produzione di pane; prodotti di pasticceria freschi) che possono vendere nei loro locali prodotti di pasticceria, mentre gli stessi prodotti non possono essere venduti nelle pasticcerie con codice sospeso (cod. 56.10.30 Gelaterie e pasticcerie ma che possono operare solamente con consegna a domicilio ). Ancora – ma i casi da citare potrebbero essere innumerevoli – pensiamo all’impresa con più codici di attività di cui almeno uno ritenuto essenziale, come la pasticceria, che può operare solamente con consegna a domicilio (ATECO 56.10.30), con anche il codice ATECO sospeso 56.30.00 “bar e altri esercizi simili senza cucina” (presente in molte visure di gelaterie e pasticcerie con produzione propria) e al contempo in possesso di codice 47.24.2 Commercio al dettaglio di torte, dolciumi, confetteria (anche questo presente in molte visure di “pasticcerie”); questa ditta può vendere i prodotti di pasticceria fresca nel negozio per asporto ma non ovviamente per la consumazione in loco dovendo evitare assembramenti.

Ciò porta alla raccomandazione sempre valida e sempre attuale di verificare periodicamente lo status di attività sospesa o autorizzata esclusivamente basandosi sui codici ATECO 2007 presenti su una recente visura della Camera di Commercio. A questo proposito vi ricordiamo che sul nostro sito trovate un documento di semplice consultazione per la verifica dei codici attività. Tale documento è in continuo aggiornamento in quanto possono intervenire provvedimenti di aggiornamento anche emessi dalla Regione Veneto

Infine alcuni ulteriori chiarimenti. Ricordiamo che le attività sospese, possono derogare alla chiusura qualora la loro attività sia funzionale all’esercizio di attività autorizzate in quanto ritenute essenziali. Nel campo degli alimenti pare evidente che una attività sospesa, come il caso del codice 56.10.30 (gelaterie e pasticcerie), che rifornisce, ad esempio, un esercizio commerciale del settore alimentare (attività essenziale) oppure, sempre a titolo di esempio, rifornisce la mensa di una struttura RSA – Residenze Sanitarie Assistenziali, potrà derogare alla sospensione dell’attività del suo laboratorio previa comunicazione alla Prefettura di Verona. In questo caso invitiamo ad utilizzare la modulistica scaricabile dal nostro sito internet assieme alle istruzioni per la corretta compilazione ed invio.

Ricordiamo infine che la somministrazione di alimenti e bevande è sempre vietata nei locali di esercizio, e che la stessa attività può comunque essere esercitata in forma di consegna al domicilio dei clienti, comprese le giornate domenicali e festive.

In ogni caso, qualsiasi sia l’attività svolta, raccomandiamo il rigoroso rispetto delle normative in ambito di sicurezza igienico sanitaria dei prodotti e degli eventuali mezzi di trasporto degli alimenti e, in ambito di sicurezza sui luoghi di lavoro, raccomandiamo in particolare il rispetto del protocollo per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori dal possibile contagio da nuovo coronavirus e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro. L’adozione di comportamenti corretti e l’utilizzo dei DPI – Dispositivi di Protezione Individuale, rispondenti alle indicazioni contenute nei vari provvedimenti emanati nelle scorse settimane, servono a garantire la salute dei titolari del laboratorio, quella dei collaboratori ed infine la salute dei clienti.

Concludiamo con l’invito a rivolgervi ai nostri uffici, sempre operativi durante l’emergenza COVID-19, e raggiungibili telefonicamente al numero 0459211555 e tramite posta elettronica info@confartigianato.verona.it, per qualsiasi informazione, per approfondimenti e chiarimenti. Non scordate che in questa fase tanto critica e complessa le informazioni corrette e tempestive rappresentano uno strumento dal valore inestimabile: rimanete aggiornati visitando la sezione speciale del nostro sito internet, la pagina Facebook e il profilo Instagram.